| Are Wii Ready? Apriamo insieme la scatola della rivoluzionaria console di Nintendo! Alfine, è arrivato. Un po' in ritardo, certo, si è fatto attendere come fanno le primedonne, e come una primadonna ha fatto la sua comparsa davanti ai nostri occhi. Sceso nientemeno che da una brillante Ferrari per la gioia dei tanti che sono accorsi all'open-night organizzata da Console Land, il negozio di Varese che ha saputo procurarci il qui presente Wii (in versione, ovviamente, americana). C'era una piccola folla di appassionati ad attenderlo, curiosa di vedere finalmente dal vivo come il nuovo metodo di controllo ideato da Miyamoto e soci potrà cambiare per sempre il nostro modo di interagire con un videogioco. Ed è inutile dire che avvicinarsi allo schermo senza rischiare improperi era impensabile, in special modo quando musiche ed effetti sonori hanno suggerito al nostro orecchio l'inserimento del disco di The Legend of Zelda: Twilight Princess.
Messe le nostre mani sulla scatola (sì, Wii è arrivato completo di tutto, per fortuna!), ci siamo diretti verso casa, per quei 250 chilometri scarsi che ci separavano dal primo contatto con Wii. E qui giunti, nonostante l'ora tarda e la stanchezza, non abbiamo saputo resistere...
CANDIDA BIANCHEZZA La scatola di Wii potrebbe essere stata progettata dai designer di Apple: bianca e compatta (larga 38 cm, alta 25 e profonda 11), tradisce il suo contenuto sfoggiando un peso non indifferente: 3,350 Kg, distante certo dal peso massimo PlayStation 3, ma comunque notevole considerate le ridotte dimensioni della confezione.
Sugli otto lati, immancabile, il logo "Wii", corredato sui due lati più ampi solo da un'immagine della console e da una mano che impugna sicura il Wii Remote. A sporcare leggermente un design di elegante minimalismo, solo qualche logo posto con molta discrezione qui e là (il logo di IBM, già visto sulla confezione del Gamecube, il marchio di Opera) e un grande adesivo che riporta l'elenco dei contenuti della scatola e le avvertenze d'uso generali, più ovviamente l'adesivo che ricorda la presenza all'interno di Wii Sports.
All'interno, un piccolo capolavoro d'ingegneria applicata al confezionamento. I vari elementi della console sono contenuti in due scatole separate: in quella indicata con il numero 1 troviamo il controller, gli stand per la console e per il sensore, il sensore stesso, il cavo videocomposito e la manualistica. Nella scatola indicata con il numero 2 troviamo la console, la base per il posizionamento verticale (a cui andrà poi applicato lo stand di cui sopra) e l'alimentatore.
COME SEI PICCOLO! Non è la prima volta che ci troviamo di fronte al Wii, eppure le dimensioni colpiscono sempre. Sarà che siamo reduci dalla prova della mastodontica PS3 (che però contiene il suo alimentatore), ma il Wii ci sembra davvero minuto. In effetti, è poco più ampio della custodia di un gioco (i giochi Wii vengono distribuiti nelle classiche "Amaray"): 21,5 x 16 x 4,5 centimetri sono le sue misure "fuori tutto" escluso il piedistallo, per un peso forma di appena 1,2 Kg scarsi.
La meccanica di lettura è di tipo Slot-In, priva quindi di cassetto, sul frontale troviamo inoltre tre tasti (Power e Reset in alto, Eject in basso) oltre a un piccolo sportello che cela il lettore di SD card e il tasto per l'accoppiamento con il Wii Remote. Sul lato superiore un altro sportello copre le quattro porte che permettono di collegare all'unità altrettanti joypad per GameCube.
Sul lato posteriore sono collocate due porte USB standard, la griglia che permette la fuoriuscita dell'aria calda, la presa per il sensore, l'attacco per l'alimentazione e il connettore MultiAV. Quest'ultimo è purtroppo incompatibile con i cavi progettati per il GameCube, una vera e propria disdetta visto che il cavo Component per il Wii è praticamente impossibile da trovare e che avevamo quello per Gamecube. Le nostre prime prove, insomma, le dovremo fare con il solito cavo composito inserito nella confezione, ma dovranno attendere... qualche ora di sonno!
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